Autore:
Filippo Tuena
Trama:
Alla fine degli anni Novanta l'alter ego dell'autore è in viaggio verso una cittadina laziale dove sbrigherà le pratiche formali per potere ricevere l'eredità lasciatagli da una anziana zia. Nello scompartimento del treno, incontra un cacciatore di licantropi che narra la storia di misteriosi fatti di sangue avvenuti in quel luogo circa trent'anni prima. Il cacciatore, chiamato per curare il lupo mannaro che vive nella zona, racconta di aver prestato aiuto al maresciallo durante le indagini. I sospetti si concentrano su tre individui: il gestore un chiosco di bibite con la fama da seduttore, un pittore di anamorfosi e un venditore ambulante. Ma prima che il mistero sia risolto nella cittadina avviene un nuovo misterioso omicidio.
Recensione:
Un romanzo interessante e bello. Il protagonista scopre di aver ereditato una casa da una vecchia parente defunta, il caso vuole che deve recarsi da quelle parti anche per lavoro. Decide di partire e prende un treno, sul treno incontrerà questa figura, un anziano, che gli racconterà una storia, un vecchio racconto un ricordo. In un certo senso gli racconterà una parte della sua vita, e la cosa a parer mio più interessante è il racconto, perché in quel racconto ci sarà una sorta di indagine che terrà il lettore attaccato alle pagine. Il racconto termina con il ritorno al presente ed al protagonista che va ad ereditare la casa ed a fare il suo lavoro. Beh sino alla fine non sapremo che lavoro fa il protagonista. Ed ammetto che sia per com'è scritto, per lo stile narrativo, capitolo dopo capitolo questo libro mi teneva incollata alle sue pagine. Molto bello, interessante e scorrevole.
Conoscete l'autore? Lo leggereste?✨
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