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Recensione "Dipinti a Voce" Francois Le Lionnais

Aggiornamento: 5 mag 2021


 

Autore:


Francois Le Lionnais



Trama:


Arrestato dalla Gestapo, François Le Lionnais viene deportato nel 1944 nel campo di concentramento di Mittelbau-Dora, destinato alla produzione delle “armi miracolose” che, secondo la propaganda tedesca, avrebbero cambiato il corso del secondo conflitto mondiale. Ingegnere e matematico, si prodiga per sabotare una di queste – il sistema di guida missilistica V2 – ma agli occhi dei suoi compagni svolge un’altra attività, non meno vitale. Parla di teoria dei numeri, di elettricità e di chimica, ma soprattutto – durante i lunghissimi appelli che durano ore – è in grado di descrivere, persino nei dettagli e nei colori, dipinti più o meno celebri che conosce a memoria. Resoconto di un originale tentativo di sopravvivenza, questo testo – uno dei più brevi e sorprendenti sui campi nazisti - è la testimonianza strabiliante del potere dell’astrazione, un atto di estrema resistenza che segna la vittoria della bellezza sull’orrore trasformandosi in un autentico inno alla vita.



Recensione:


Un bellissimo testo dove il protagonista dipinge nella sua mente i quadri, li mescola e cambia le disposizioni delle cose, evade dalle sue giornate in un Lager grazie alla sua fantastia. Accompagnato il tutto dalle immagini dei quadri veri. Bellissimo scoprire come si possa evadere con la propria fantasia e grazie all'arte, dimostra come si riesca a resistere grazie ad esso. Un bellissimo libricino che mi ha fatto veramente tanto ragionare.



 

Vi ispira?✨

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