Autore:
Marco Balzano
Trama:
Negli anni Cinquanta a spostarsi dal Meridione al Nord in cerca di lavoro non erano solo uomini e donne pronti all'esperienza e alla vita, ma anche bambini a volte più piccoli di dieci anni che mai si erano allontanati da casa. Il fenomeno dell'emigrazione infantile coinvolge migliaia di ragazzini che dicevano addio ai genitori, ai fratelli, e si trasferivano spesso per sempre nelle lontane metropoli. Questo romanzo è la storia di uno di loro, di un piccolo emigrante, Ninetto detto pelleossa, che abbandona la Sicilia e si reca a Milano. Come racconta lui stesso, "non è che un picciriddu piglia e parte in quattro e quattr'otto. Prima mi hanno fatto venire a schifo tutte cose, ho collezionato litigate, digiuni, giornate di nervi impizzati, e solo dopo me ne sono andato via. Era la fine del '59, avevo nove anni e uno a quell'età preferirebbe sempre il suo paese, anche se è un cesso di paese e niente affatto quello dei balocchi". Ninetto parte e fugge, lascia dietro di sé una madre ridotta al silenzio e un padre che preferisce saperlo lontano ma con almeno un cenno di futuro. Quando arriva a destinazione, davanti agli occhi di un bambino che non capisce più se è "picciriddu" o adulto si spalanca il nuovo mondo, la scoperta della vita e di sé. Ad aiutarlo c'è poco o nulla, forse solo la memoria di lezioni scolastiche di qualche anno di Elementari. Ninetto si getta in quella città sconosciuta con foga, cammina senza fermarsi, cerca, chiede, ottiene un lavoro. E tutto gli accade come per la prima volta...
Recensione:
Per la seconda volta la scrittura di Balzano non mi ha per niente delusa, anzi, mi ha stupita come sempre e mi ha trasportata nel suo romanzo.
In questa storia così vera e così coinvolgente, in cui il lettore si sente parte di essa, in cui il lettore insieme al protagonista rivive la sua infanzia e la sua sciagura.
La storia di questo picciriddu che a nove anni emigra a Milano, per cercare lavoro e per sperare in una vita migliore.
A Milano scoprirà che sì, esiste una maggiore offerta lavorativa ma non è così bello come si credeva.
Incontra Maddalena, la sua amata, quella che diventerà sua moglie.
E non sappiamo come, lo si scopre alla fine, finisce in prigione.
Un viaggio pieno di cruda realtà.
Lo consiglio veramente un sacco, e ripeto, la scrittura di Balzano a quel qualcosa che ti rende al meglio partecipe della storia.
Avete mai letto nulla dell'autore? Lo leggereste?☀️
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