Autore:
James Hillman
Trama:
Hillman immagina la mente con una “base poetica” e, come tale, fondata non sulle microstrutture del cervello o del linguaggio ma su quelle storie mitiche, protagonisti gli Dei, che al nostro agire,sentire e soffrire offrono modelli fondamentali e insieme la dimora in cui sussistere. Conoscere la mente più profonda è ascoltarne le storie, con un’attenzione poetica che sappia coglierne il carattere estetico insieme a quello terapeutico. Il fine della psicoterapia è educare alla capacità immaginativa: “guarire” sarà ritrovare il senso perduto del vivere e del morire entro un cosmo immaginale, attuare “storie che curano”, dove una vita possa finalmente aver dimora. Le teorie freudiana, junghiana e adleriana vengono così liberate dal dominio delle rispettive accademie e "deletteralizzate", apprezzate cioè per quel che ancora le conserva vitali: essere forme poetiche, fra loro differenti solo per stile e trama.
Recensione:
Un libro veramente interessante che tratta le varie idee di Freud, Jung ed Adler.
Come le storie abbiano una parte estetica e poetica e non solo terapeutica.
Le varie teorie di Freud, Jung e Adler vengono divise in tre capitoli ognuno dedicato ad ogni teoria.
Le parole di Hillman rendono le loro teorie una prosa, non solo casi clinici ma anche in stile poetico ed in modo interessante, perché il lettore viene accompagnato in questa lettura che può sembrare difficile da fare per il tema in sé trattato ma in verità la scrittura dell'autore rende il tutto piacevole e scorrevole.
Veniamo immersi in un Freud diverso da quello che tutti pensiamo, un Freud narrativo e romanzato, una bellissima prospettiva che non mi sarei aspettata di vedere su Freud.
Poi passiamo a Jung ed al grande contributo che ha dato a tutti per conoscere noi stessi e per approcciarci a noi.
E tramite Adler scopriamo come affrontare l'inferiorità.
Forse dalle mie parole confusionarie non si capisce, ma questa lettura mi ha svoltato, perché come si legge dalla trama e come poi è in sé in questo libro, l'autore vede la mente come una base poetica, e basata su storie mitiche con protagonisti gli Dei.
Cosa ne pensate? Vi ispira?💕
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